Anamnesi
La raccolta della storia clinica è indispensabile per identificare i fattori di rischio per la DE (malattie, terapie farmacologiche, abitudini alimentari, fumo, uso di sostanze voluttuarie, ecc.) e dunque eventuali rimedi conservativi in quanto puramente comportamentali.
Esami clinici
L’esame clinico deve mirare a valutare i caratteri sessuali secondari, le dimensioni e la consistenza dei testicoli, la sensibilità perianale, il tono dello sfintere anale all’esplorazione rettale e il riflesso bulbo-cavernoso; la palpazione del pene è importante per rilevare l’eventuale presenza di placche peniene indicative di una induratio (malattia di La Peyronie) e l’esplorazione rettale offre anche l’opportunità di effettuare un esame prostatico.
È stato dimostrato che una buona raccolta anamnestica ed un corretto esame clinico hanno una sensibilità del 95% (ma specificità molto minore: 50% circa) per una diagnosi di DE di origine organica.
Esami di laboratorio
Gli esami di laboratorio di primo livello devono prevedere: esame delle urine completo, emocromocitometrico, creatininemia, quadro lipidico, glicemia e dosaggio del testosterone.
Qualora i livelli di testosterone risultino bassi si procede al dosaggio della sua frazione libera (free-testosterone), della prolattina e dell’ormone luteinizzante (LH).
La necessità di eseguire indagini più approfondite è determinata in larga parte dalle esigenze legate ai programmi terapeutici che si vogliono instaurare.
Le indagini strumentali di primo livello comprendono essenzialmente l’ecografia dell’apparato urogenitale ed eventualmente l’eco(color)doppler penieno, sia a riposo (test basale) sia dopo iniezione farmacologica (test dinamico).
Rigiscan
Un altro esame molto utilizzato fino ad alcuni anni fa era il Rigiscan.
Con questo strumento si registravano le erezioni notturne in modo da distinguere le disfunzioni erettili su base organica nel caso fossero assenti erezioni notturne da quelle su base puramente psicogena qualora le erezioni notturne fossero presenti.
Il mancato aggiornamento del software, l’evoluzione di altre tecniche diagnostiche e gli elevati costi di gestione hanno tuttavia relegato ad un ruolo sempre più marginale il Rigiscan.
Per saperne di più, visita la sezione: METODI PER LA DIAGNOSI DELLA DE